Il comunicato stampa della società civile sul Canale Reale: "Emergano le responsabilità istituzionali sugli ultimi reati ambientali commessi"




Apprendiamo con disappunto la notizia che l'alveo del Canale Reale sarebbe stato ricoperto e livellato “per i 360 metri lineari iniziali, con deviazione del deflusso delle acque sorgive su una canalizzazione creata artificialmente”.

La notizia, riportata dalle testate locali, riferisce che “i lavori sono stati realizzati con il riporto e lo spianamento di ingenti quantità di terreno e altro materiale lapideo, presumibilmente per ricavare superfici coltivabili” e che è stato denunciato dai Carabinieri Forestali di Ceglie Messapica il titolare di un’azienda agricola senza “alcun titolo autorizzativo per i lavori effettuati, né del Comune, né della Soprintendenza Aba e Paesaggio, e tantomeno dell’Autorità di Bacino”.

La nostra incredulità è aumentata dal fatto che proprio pochi giorni prima della scoperta effettuata dai Carabinieri Forestali, si era conclusa la prima edizione del “Canale Reale Green Festival”, nell’ambito del Contratto di Fiume, che ha coinvolto centinaia di persone in tutta la provincia di Brindisi e aveva come fine proprio quello di sensibilizzare le comunità locali sull’importanza di questo corridoio ecologico.

Siamo rimasti allibiti ancora di più nell’apprendere che questo reato sarebbe stato perpetrato al cuore di questo fiume, cioè proprio alle sue sorgenti, causando un danno ambientale inestimabile.

Ci chiediamo come sia possibile che un privato cittadino possa aver messo in atto un’opera di devastazione di tale portata proprio mentre gli occhi della Regione Puglia, dei Comuni di Villa Castelli, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, San Vito dei Normanni e Carovigno, oltre che di Istituzioni come Acquedotto Pugliese e di varie associazioni sono puntati su questo bene paesaggistico?

Stride a tal punto il contrasto tra i discorsi tenuti durante i lavori del Contratto di Fiume, siglato nel 2022, e questa amara notizia, che non si può fare a meno di notare una distanza tra il Canale Reale “immaginato” dalle comunità e, chiedendo scusa per il gioco di parole, il “reale” Canale Reale.

Come è stato possibile non accorgersi di quanto stava accadendo?

 

Prendiamo atto del fatto che le istituzioni dovrebbero approfondire la conoscenza di un territorio che ancora conoscono poco se non vogliono che tutte le parole pronunciate appaiano come vuoti gusci, come quelli che le cicale lasciano in estate sugli alberi di ulivo.

Qual è la conoscenza effettiva che Acquedotto Pugliese ha del territorio oltre ai meri spazi di sua competenza come i depuratori?


Di che cosa si parla quando si parla di Canale Reale? Di una vaga idea o di un insieme reale di acqua, terra, fango, piante e fauna? Si conoscono realmente i 48 chilometri del corso fluviale?

Sono mai stati fatti dei sopralluoghi sistematici che abbiano coperto tutto il corso del fiume?

 

Siamo sicuri che la situazione emersa dall’operazione “Fiume Sicuro” sia isolata e non ve ne siano altre analoghe che ancora non sono state portate alla luce?

Una domanda su tutte chiede una risposta: qual è il ruolo del Consorzio di Bonifica ARNEO in tutta questa vicenda? Come ha fatto ARNEO a non accorgersi di quanto stava avvenendo, quando proprio lo stesso consorzio è incaricato di bonificare gli argini del Canale?

Non sarebbe forse giunto il momento di mettere in discussione il ruolo di gestione che ARNEO ha sul Canale, individuando enti con competenze più adeguate?

L’attenzione attorno al Canale Reale negli ultimi anni è aumentata, così come la consapevolezza dell’importanza di questo fiume, sia dal punto di vista ecologico che storico e identitario per il nostro territorio.

Il territorio della provincia di Brindisi ha da poco avviato le procedure per candidarsi come sito MAB, Man and the Biosphere, UNESCO, “un programma intergovernativo [...] per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile”. (https://www.unesco.it/it/iniziative-dellunesco/mab/) .

Come può questo territorio aspirare ad un così alto riconoscimento nel momento in cui non è capace, nell’insieme dei suoi attori, di presidiare il proprio territorio?

Siamo consapevoli che il nostro territorio, quello dell’intera provincia di Brindisi, sia un territorio difficile, depresso economicamente ed esposto alla speculazione economica nelle sue più svariate forme.

Sappiamo che la sensibilità sulle tematiche ambientali è labile e molto spesso soccombe davanti all’illusione di un facile guadagno economico.

Conosciamo, infine, la crisi identitaria che coinvolge le nostre comunità e che le porta quasi a rinnegare un ambiente che spesso viene associato solo alla durezza del lavoro nei campi e alle ristrettezze economiche derivanti.

Da qui le persone fuggono, e fuggono anche perché le risorse naturali che abbiamo, che potrebbero essere sfruttate per creare uno sviluppo equo e sostenibile, vengono costantemente stuprate.

Intombando e sfregiando le sorgenti del Canale è come se si intombassero le speranze e il futuro di un’intera comunità.

In qualità di guide ambientali escursionistiche, operatori del turismo e del mondo dell’associazionismo, oltre che come singoli cittadini e società civile, chiediamo alla Regione Puglia, al Politecnico di Bari, ad ARNEO, all’Acquedotto Pugliese ai comuni di Villa Castelli,


Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, San Vito dei Normanni, Carovigno, che emergano e vengano assunte le responsabilità istituzionali in merito a quello che è avvenuto perché sarebbe riduttivo immaginare che siano solo da imputare all’imprenditore denunciato.

 

 

Firmatari/e documento di sensibilizzazione sul Canale Reale:

 

 

1.    Paolo Summa, Guida Ambientale Escursionistica

2.     Enrico Saponaro, Guida Ambientale Escursionistica

3.     Stefano Bello, Guida Ambientale Escursionistica

4.     Maria Domenica Maggiore, Guida Ambientale Escursionistica, Associazione Transumanza

5.     Vincenzo Intermite, Guida Ambientale Escursionistica, Associazione Transumanza

6.     Fabio Montefiore, Vice responsabile CamminaMenti Puglia Aps

7.     Brunilda Tahirllari, Mesagne Bene Comune

8.     Mario Badino, Insegnante

9.     Maria Carmela Capraro, Aps Street View

10.  Felice Lotesoriere, Imprenditore

11.  Anna Chiara Scalera, Mesagne Bene Comune

12.  Cinzia Randino, Educatore ambientale

13.  Assuntina Sollecito

14.  Giancarlos Stellini

15.  Giuliana Gemma, Associazione il Giunco

16.  Gabriele Fanelli, Fotografo, Associazione Petrolio

17.  Marco Montanaro, Associazione Petrolio

18.  Antonio Eugenio De Simone, Consigliere Comunale Francavilla Fontana, Partito Democratico

19.  Francesco Schiavone

20.  Francesca Mola

21.  Pompilio Vergine, Ricercatore, Istituto di Ricerca sulle Acque del C.N.R.

22.  Pierluigi Sarli, studente

23.  Domenico Giglio, Il Popolo degli Ulivi

24.  Adriano Saponaro, studente

25.  Fabiola Fumarola

26.  Alessandro Palazzo, commerciante

27.  Gigliola Palazzo, Legambiente circolo Piaroa

28.  Andrea Bitonto, docente

29.  Valeria Denitto, educatrice

30.  Luigi Strambaci, libero professionista

31.  Anna Sacco, Guida Ambientale Escursionistica

32.  Gaetano Pascolla, Guida Ambientale Escursionistica, Accompagnatore turistico

33.  Ginevra Viesti, Guida Turistica

34.  Fiorella Rubino, Guida Ambientale Escursionistica

35.  Enrico Altini, biologo naturalista

36.  Katrin Daniele-Petzoldt, Guida turistica e ambientale escursionistica

37.  Rosa Grassi, Guida Ambientale Escursionistica

38.  Giovanni Colonna, Guida Ambientale Escursionistica

39.  Antonella Golia, Libera professionista, M’Arte sas

40.  Domenico Ble, Docente

41.  Francesco Salvatore Chetta, Guida Ambientale Escursionistica, Impronte Escursioni

42.  Maria Franca Mangano, Guida Ambientale, coop Gaia


43.  Ilaria Demitri, Guida turistica

44.  Giancipoli Leonardo, Agente di commercio

45.  Laura Scalera, Colture Urbane

46.  Paolo Buccarello

47.  Argentieri Angela, Guida Ambientale Escursionistica

48.  Alessandro Perrone, Guida Ambientale Escursionistica

49.  Cosimo Miola, Presidente Confcommercio Taranto

50.  Maria Concetta Velardi, Guida Turistica

51.  Rosario Gatto, Guida Ambientale Escursionistica

52.  Simona Gatto, Docente

53.  Andrea Tenore, Mesagne Bene Comune

54.  Rossella Brando, Pedagogista

55.  Fosca Tanzarella

56.  Anna Lucia Demilito, Guida ambientale escursionistica

57.  Ileana Tedesco, Guida Ambientale Escursionistica

58.  Daniele Coluccia

59.  Monica Fontanive, Mental Coach

60.  Isa Zizza, Insegnante

61.  Addolorata Gianfreda

62.  Isabella Vitale, Avvocato

63.  Nicoletta Mita, commerciante

64.  Marco Marsella, Guida Ambientale Escursionistica

 Carlo Cito

66.  Carmen Vitale Avagliano, Guida Ambientale Escursionistica

67.  Gianmarco Meo, Biologo

68.  Elena Lenzi

69.  Antonio Carlucci, Insegnante

70.  Monica Fontanive

71.  Francesco Bottari, Legambiente circolo Piaroa

72.  Cloé Gosparo, Guida Ambientale Escursionistica

73.  Francesca Radin, Agricoltrice, Azienda Agricola L'Onda Fertile

74.  Anna Maria Cervellera, videoterminalista

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